Le prime apparizioni al campionato del mondo, tuttavia, non ebbero successo, in parte a causa delle lotte interne al calcio brasiliano circa l’opportunità di passare al professionismo, dissidi che resero la confederazione calcistica brasiliana incapace di schierare nazionali con i migliori giocatori. L’Italia oramai giunta tra le vere grandi squadre nazionali si prende il lusso di giocare anche il Mondiale di Taiwan a livelli altissimi, battendo nei gironi di qualificazione la Spagna ed eliminando in semifinale l’Argentina. Ottiene la prima agli Europei disputati in Croazia dove la Nazionale, dopo aver perso in semifinale contro la Spagna, vince la finalina ai danni dei padroni di casa. Seleção, Mário Zagallo, che perse ai rigori la finale della Coppa America 1995 contro i padroni di casa dell’Uruguay e colse due successi, nella Confederations Cup 1997 e nella Coppa America 1997. Grande favorito per la vittoria del campionato del mondo 1998, il Brasile di Zagallo, qualificatosi di diritto alla manifestazione in qualità di squadra campione del mondo, giunse in finale, ma fu nettamente sconfitto (3-0) dalla Francia padrona di casa, che si aggiudicò il titolo mondiale per la prima volta. Dopo il campionato del mondo svoltosi in Inghilterra nel 1966, dove i verdeoro furono eliminati al primo turno, il Brasile vinse la Coppa del mondo in Messico, nel 1970, battendo in finale l’Italia per 4-1. Quella selezione brasiliana trionfatrice allo stadio Azteca è reputata da molti osservatori la migliore squadra nazionale di tutti i tempi, potendo contare su campioni quali Pelé, alla sua ultima finale mondiale, Carlos Alberto, Jairzinho, Tostão, Gérson e Rivelino.

Dopo la vittoria agli europei, nell’ottobre 2014 la nazionale partecipa alla Continental Cup organizzata in Kuwait, dove viene eliminata in semifinale ai rigori dalla Rep. Sempre al mondiale del 2012 la Nazionale compie una straordinaria rimonta nei quarti di finale contro il Portogallo, da 0-3 a 4-3, ma perde in semifinale contro la Spagna; in quell’occasione vengono premiati anche Stefano Mammarella come miglior portiere e Rodolfo Fortino con la scarpa d’argento. Le maglie (che il Carpi aveva già indossato nei primi impegni ufficiali) sono state presentate ufficialmente il 2 settembre nella sala stampa dello stadio Cabassi, ed indossate dai calciatori Fabrizio Poli e Antonio Di Gaudio. Vanta la disputa di sette finali del campionato del mondo e undici piazzamenti complessivi nei primi quattro posti della competizione in ventidue partecipazioni (solo la nazionale tedesca ha fatto meglio, con tredici piazzamenti complessivi in venti partecipazioni). Una nazionale tipo di allora era composta: portieri Luca Bergamini e Marco Bornigia; ultimi Gianfranco Tosoni; esterni Giampiero Forte, Federico Filippini, Massimo Franco, Alfredo Filippini; pivot Marco Franco, Roberto Giontella. Al suo posto, il 4 marzo, viene chiamato Roberto Menichelli.

Il peggiore piazzamento nella classifica mondiale della FIFA è il 22º posto, occupato nel giugno 2013. Occupa attualmente la 5ª posizione della graduatoria. Al campionato mondiale del 1974 il Brasile terminò al quarto posto, perdendo la finale di consolazione contro la Polonia per 1-0, mentre nel 1978, pur avendo chiuso il mondiale senza sconfitte, non ebbe accesso alla finale, appannaggio dell’Argentina padrona di casa per una migliore differenza reti, avendo gli argentini ottenuto una controversa vittoria per 6-0 nell’ultima partita del girone, successo che consentì all’Albiceleste di colmare un gap di 5 reti con i brasiliani. Le redini della squadra nazionale vengono nuovamente affidate a Facchin a cui si chiede in generale un rilancio dell’attività della nazionale, ed il tecnico dopo l’inizio balbettante nel 1994 vince il Mundialito a Milano e l’anno dopo manca il bis, sconfitto in finale a Rio de Janeiro dal Brasile, ma vince il Quattro Nazioni a Genk ed ottiene la qualificazione al mondiale spagnolo dell’anno dopo.

Nel 1950 il Brasile ospitò per la prima volta il mondiale e nella gara decisiva del girone finale affrontò l’Uruguay allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro davanti a duecentomila spettatori. La storia della nazionale inizia il 10 novembre 1984, quando ad Hengelhoef, frazioncina della città belga di Houthalen-Helchteren, l’Italia batte 4-0 i Paesi Bassi nella sua prima gara ufficiale. Il grassetto indica i giocatori ancora in attività in nazionale. Dopo tre anni di Serie C intervallati da una breve apparizione in cadetteria durante la presidenza di Armando Piccapane, nel 1962 i rossoneri, presieduti da Domenico Rosa Rosa e guidati dal 1961 dall’allenatore Oronzo Pugliese, con giocatori quali Matteo Rinaldi e Cosimo Nocera conquistarono nuovamente la promozione in seconda serie. All’8 novembre 2024 sono 111 i calciatori del Milan ad aver ricevuto la convocazione nella Nazionale maggiore italiana durante la loro militanza milanista, 106 dei quali hanno effettivamente collezionato almeno una presenza in campo.

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