Il Giarre rifondato da Di Bella ebbe come simbolo una torre molto semplice che sovrastava la dicitura AS Giarre Calcio. Lanciano. Quella con la Cavese è una rivalità molto sentita, sin dagli anni settanta. Quando una squadra vince sia lo scudetto, che la Coppa Italia, può decidere di spostare i simboli: in certi casi lo scudetto è finito al centro del petto (Inter e Milan negli anni 2000 sono due esempi). Sedicesimi di finale della Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.). Finale di Coppa Italia Semiprofessionisti. “Il primo luglio prendiamo possesso dei terreni e per questo stiamo preparando una festa per la sera del 30 giugno”. Dopo pochi mesi, nelle qualificazioni al Campionato europeo di calcio 2016, la nazionale del Titano pareggia in casa (a Serravalle) per 0-0 contro l’Estonia, ottenendo il primo punto valido per le qualificazioni continentali nella storia di San Marino. Detta linea dovrà partire da un punto situato ad almeno m. Ciò che ne esce è una linea raffinata che unisce suggestioni vintage e innovazione, e che soprattutto intende sposare e valorizzare la sempre più dilagante cultura della personalizzazione.
Si chiama infatti Stripe iD 2019 la nuova linea di capi casual e tempo libero del celebre marchio sportivo, che ha trovato nei campioni del Parma Calcio 1913 i suoi primi testimonial d’eccezione. Nei prossimi giorni invierà una lettera al presidente della Figc, Carlo Tavecchio: vuole dare qualche suggerimento per una nuova serie D, il quarto campionato di calcio per importanza nel panorama italiano che tra l’altro, nella versione 2015/2016, vedrà sfidarsi società molto blasonate che rappresenteranno città come Parma, Venezia, Reggio Calabria, Monza, Taranto, Grosseto e Trieste. Ma soprattutto vorrebbe avere più visibilità sui media nazionali, anche alla luce delle città coinvolte che, tra l’altro, nella formulazione dei gironi e dei calendari potrebbe riservare altre “sorprese”. Adelio ne era fuori, ma contava moltissimo – l’ha descritto monsignor Armando Cattaneo, in città dal 1974 al 1998, nell’omelia – Non si tirava mai indietro. Classe 1964, era probabilmente la figura più conosciuta ed amata in città, come ha testimoniato l’ondata di condivisione che ha travolto la sua pagina di Facebook “Io conosco Adelio Corona” nelle ultime settimane, dopo che la notizia sulla gravità delle sue condizioni era diventata di dominio pubblico.
LEGGI Seregno perde Adelio Corona: «Quanti seregnesi erano così conosciuti e nel cuore di tutti? La bara di Adelio Corona (che, generoso alla fine così come nel corso della sua vita, ha donato le cornee) si è presentata così giovedì nella Basilica San Giuseppe, per un partecipatissimo funerale che è stato presieduto da monsignor Armando Cattaneo, oggi prevosto di Saronno, e concelebrato da don Stefano Perego e don Samuele Marelli, tutti accomunati dall’esperienza alla guida dell’oratorio San Rocco, riassumendo così nel migliore dei modi un’esperienza di vita semplice ma intensa, as roma maglia 2025 caratterizzata da uno slancio aggregativo non comune e da una presenza assidua ad ogni iniziativa sul territorio. Resta la possibilità di ricevere dei compensi a tassazione nulla o agevolata e dei rimborsi spese, senza perdere lo status di Sportivo Dilettante. Iniziò il presidente dell’Udinese, Teofilo Sanson, patron dell’omonima azienda di gelati, che durante il campionato di Serie B 1978-1979 pensò bene di inserire sui pantaloncini della squadra friulana il logo della sua attività commerciale: i regolamenti federali si occupavano infatti delle maglie, ma nulla prescrivevano circa il resto della divisa da gioco; ovviamente la Federcalcio stoppò l’iniziativa dopo poche partite, ma ormai la strada era tracciata.
Come era successo dopo il 1939, il resto del mondo segue. Era una persona che in trasparenza ti consentiva di vedere ciò che Gesù ha descritto nel Vangelo. Lui era l’immagine che il Signore fa grandi cose al di fuori degli schemi. «Ogni volta che incontravo Adelio, mi veniva d’istinto di ringraziare il Signore. E di questo come fai a non ringraziare il Signore? Tutte le qualità che il Signore gli ha dato, ha avuto la forza di farle fruttificare al massimo. La scelta del progetto verrà effettuata tramite una votazione (aperta anche in questo caso a tutti gli atleti del Gussago Calcio) a cui parteciperanno tre disegni scelti, con insindacabile giudizio, da una giuria composta dalla società. Fu proprio questa la tinta scelta per timbrare, d’ora in avanti, le schiene delle Zebre bianconere. «Dunque, non sarà un semplice concorso di bellezza e una mera sfilata di giovani concorrenti ma un vero e proprio show», così promettono gli organizzatori. Ormai il vero spartiacque è rappresentato dalla Champions.