Nella Top10 di oggi, abbiamo selezionato quelle che, secondo noi, sono le maglie da calcio più iconiche di sempre, tenendo di alcuni parametri e puntando non solo sul punto di vista estetico, ma anche su criteri storici e nostalgici. Milazzo nell’immediato secondo dopoguerra. 1981-82, al dodicesimo posto nel ranking europeo, dietro a tornei generalmente considerati di secondo piano come quelli di Belgio, Unione Sovietica, Germania Est e Cecoslovacchia. Il tecnico di Cesano Maderno svolse un ottimo lavoro e alla penultima giornata i biancorossi, di scena a Varese, erano al secondo posto; a ruota seguivano Foggia, Catania e l’avversario di giornata. La visita al museo dà la possibilità anche di visitare l’area dei campi del Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove si allena la nazionale maggiore. La stagione regolare (chiusa anzitempo per il dilagare della pandemia di COVID-19 in Italia) vede il Südtirol piazzarsi quarto e successivamente perdere il primo turno dei playoff nazionali (giocato a porte chiuse eccezionalmente presso la Raiffeisen Arena di Bressanone) contro la Triestina. Il 5 ottobre 1919 il Monza tentò l’assalto alla Prima Categoria, nello spareggio di Milano contro la Trevigliese, i brianzoli cedettero per 3-2 ma vincendo il girone B di Promozione ottenne l’accesso alle finali: si classificò al 2º posto e venne promosso al massimo campionato dell’epoca.

Sotto la guida di Annibale Frossi, con gli innesti di numerosi giocatori di notevole caratura e trascinati dai gol di Bruno Dazzi (29 nella stagione 1950-1951), due anni dopo ad Omegna, il 4 giugno 1951 scoppiò la gioia dei monzesi che conquistarono la matematica promozione in Serie B al termine di una cavalcata durata 38 giornate. Per il 2012-2013, le strisce della maglia, a girocollo, divennero cinque – tre azzurre e due nere – mentre le maniche furono completamente nere con risvolto azzurro. Le squadre iscritte al torneo erano, per l’Italia, Teramo, Pistoiese, Udinese, Benevento e Siracusa, mentre per l’Inghilterra partecipavano Wimbledon, Nuneaton B., Wycombe W., Scarborough, Stafford R. ed Enfield. Il Monza giocò le prime due partite fuori casa, contro Scarborough (0-0) e Stafford Rangers (0-1), ed il ritorno in casa, contro le medesime avversarie (vittoria 2-1 e pareggio 1-1). In seguito ai risultati ottenuti il Monza risultò essere la migliore squadra italiana e dovette affrontare il Wimbledon (migliore squadra inglese) in finale.

La squadra si classifica al 2º posto, con 5 punti frutto di due vittorie (contro la Juventus Italia e il Casteggio), un pareggio (in casa della capolista Enotria Goliardo) e di tre sconfitte, di cui una rimediata tra le mura amiche. A causa di ciò, le due squadre divennero arcirivali: questa è tuttora la rivalità più forte nello Stato di San Paolo. A causa della sconfitta, il Monza venne sorpassato dall’Avellino a pari merito con il Catanzaro e non riuscì a prendere parte agli spareggi. Nel 1914 prese parte al campionato lombardo di Promozione e si classificò al 6º posto nel girone B. La guerra imperversava e i campionati ufficiali vennero interrotti ma non tutte le società sospesero l’attività alla partenza dei giocatori con la chiamata alle armi: la squadra monzese rimase in vita perché aveva abbastanza giovani (nati dopo il 1895, perché bisognava avere almeno 20 anni per essere chiamati alle armi) per prendere parte ad alcuni tornei gestiti da società affiliate alla F.I.G.C approvati dal Comitato Regionale Lombardo.

Con l’arrivo alla presidenza di Giuseppe Borghi nel 1949 vennero gettate le basi per la promozione in serie cadetta. Il 23 maggio 2019, il Cagliari Calcio e Macron, tramite un video sulla piattaforma multimediale YouTube, presentarono le nuove maglie per la stagione 2019-2020. La rossoblù venne inoltre indossata in anteprima dalla squadra in occasione dell’ultima gara di campionato della stagione 2018-2019 domenica 26 maggio alla Sardegna Arena contro l’Udinese. 1917 – 19 maggio. Il 16 maggio 2014 ha preso parte al torneo di calcio benefico «Bambini senza confini», organizzato da don Paolo De Grandi e giocato allo stadio Città di Arezzo per raccogliere fondi da destinare ai bambini palestinesi. Dal 1998 al 2001 la maglia, a parte alcune leggere variazioni, fu pressoché bianca con scollo a V, mentre nel 2001-2002 fu usata una maglia bianca e grigia con girocollo nero. Dopo un campionato tranquillo conclusosi in ottava posizione, nel 1954-1955 scoppiò una crisi dirigenziale all’interno della società, al termine di una stagione difficile e travagliata. Con la riforma del campionato di calcio nella stagione 1922-1923 il Monza venne ammesso, assieme alle altre società non avvezze all’attività nazionale, al campionato di Seconda Divisione, categoria che mantenne fino al 1926, anno in cui una nuova ristrutturazione dei tornei confinò il sodalizio brianzolo nella Seconda Divisione gestita dal Direttorio Divisioni Inferiori Nord di Genova.

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