Già dai documenti del Duecento, la famiglia Prina compare come appartenente alle famiglie di Canzo (poi anche della Corte di Casale) e come affittuaria di fondi nel territorio di Canzo di proprietà dei Canonici del Duomo di Monza (manterrà gran parte di questi fondi fino a inizio Novecento). Agli inizi dell’Ottocento, con il lascito del prevosto don Angelo Sala e il contributo di Giovan Battista Gavazzi, il convento venne trasformato in Ospedale Civile per divenire poi, dalla prima guerra mondiale agli anni settanta, casa di riposo; nel frattempo la chiesa assunse la denominazione di san Francesco, anche se nella memoria della popolazione rimane la dedicazione a san Miro. Durante la seconda guerra mondiale Brindisi divenne sede del comando alleato per il basso Mare Adriatico, acquisendo una notevole importanza strategica e pagando tale ruolo con diversi bombardamenti nella zona storica. Sotto gli Aragonesi e gli spagnoli, i maggiori sforzi furono rivolti essenzialmente intorno alle fortificazioni (mura, castello di terra e forte a mare) e a fornire agevolazioni a popolazioni di immigrati (soprattutto greci, albanesi e slavoni). SEV. Alle pendici dei Corni sono collocati i tre alp maggiori di Canzo. Le fonti da Gajum si trovano sul versante destro del Torrente Ravella, alla quota di m 485 s.l.m., al bivio delle strade che portano agli alp e al Santuario di San Miro.
Al primo piano sussistono i resti della antica cappella nobiliare, ornata da piccole scene della vita di Cristo dipinte tra le membrature del soffitto, mentre l’attigua saletta mostra le vivaci allegorie delle quattro stagioni, incorniciate da una ricchissima decorazione ad affresco della volta. Oltre a queste scuole pubbliche, è attiva una scuola dell’infanzia gestita dalle suore domenicane dello Spirito Santo, mentre le suore Orsoline di San Girolamo gestiscono una scuola dell’infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado parificate. Nel primo caso, verrebbe evocato anche il concetto di «adunanza popolare convocata su un colle circolare»; nel secondo caso, invece, sarebbero forse implicati i concetti di «lama» e «spigolo». Grazie a ciò, la ripresa a metà Seicento è abbastanza rapida, testimoniata anche da una intensa e qualificata attività edilizia che vede cambiare i lineamenti del borgo, abbellirsi e ampliarsi le sue chiese e i suoi conventi e aumentare la densità edilizia. La percentuale di esportazioni si mantenne in quegli anni compresa fra il 45% ed il 50%. In quel periodo vi fu anche non uno, ma due nuove evoluzioni del logo: una nel 1963 in cui il vecchio dirigibile alato divenne ancor più stilizzato ed una già nel 1964 in cui assunse la definitiva forma a fulmine che avrebbe caratterizzato anche le successive evoluzioni del logo.
Fra il 1963 ed il 1964 si assistette anche ad un deciso rinnovamento della restante gamma, con l’introduzione delle nuove generazioni della Rekord (detta Rekord A) e della Kapitän (detta Kapitän A). La presidenza Morales è stata caratterizzata da politiche spiccatamente socialiste, con la nazionalizzazione delle riserve di idrocarburi, di litio e di minerali e la conseguente redistribuzione degli utili in politiche sociali volte a combattere l’analfabetismo e alleviare le condizioni di povertà. Essa tende a proteggere gli interessi dei grandi proprietari terrieri, cercando al contempo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei piccoli agricoltori. Il 1º maggio 2006, Morales ha nazionalizzato, per la terza volta nella storia boliviana, gli idrocarburi, creando apprensione in Spagna e Brasile, principali compratori del gas boliviano e in Argentina, destinataria del gas della spagnola Repsol. Le terre tropicali dell’oriente boliviano hanno due climi principali. Il 26 giugno 2024 alcuni uomini armati in tenuta militare e alcuni mezzi da guerra si sono diretti a Palacio Quemado, sede del governo boliviano e in cui in quel momento si stava tenendo una riunione di Governo, e hanno fatto irruzione sfondando i cancelli principali con un veicolo motorizzato militare, guidati dal comandante dell’Esercito e dal comandante della Marina, Juan José Zúñiga e Juan Arnez Salvador.
Nello stesso mese, il governo di Morales ha annunciato una nuova riforma agraria, con l’obiettivo ufficiale di redistribuire la terra ai contadini. Tuttora tutte le federazioni rurali quechua e aymara sono federazioni di contadini o coloni, dove non si menziona il termine indigeno. Tuttavia, gli sforzi di eradicazione sono stati ostacolati dalla mancanza di una coltura di sostituzione adatta per le comunità rurali che hanno coltivato coca per generazioni. Ciò andrà a costituire un tessuto culturale di comunità specifico che possiamo definire del dispositivo-fabbrica, altrettanto orientato dalla ferrovia e dal suo indotto industriale. Tutto questa situazione influisce non poco su un normale sviluppo edilizio ed economico di questa città, che si sta battendo perché la maggior parte del patrimonio immobiliare, presente nel comune carboniense, sia affrancato e restituito alla sua comunità. Il centro nacque negli anni trenta del Novecento per ospitare le maestranze impiegate nelle miniere di carbone che furono avviate in quegli stessi anni nel territorio dal regime fascista per sopperire alle necessità energetiche dell’Italia negli anni dell’autarchia. Nella zona dei bassopiani tropicali, in epoche anteriori alla cultura Tiahuanaco, si svilupparono complesse organizzazioni umane che crearono e controllarono estese opere di ingegneria idraulica, nelle savane e foreste dell’attuale regione del Beni.