Lo Spezia vanta, in proporzione alle dimensioni del proprio bacino di utenza, un seguito di tifosi molto numeroso; la popolazione cittadina ha infatti da sempre dimostrato un buon interesse nei confronti della locale squadra di calcio. È inoltre presente dal 2024 la squadra di futsal che sotto la stessa denominazione, milita nel campionato di Serie C2 e gioca le sue partite presso il Palafornaci di Pistoia. Francesca, che si era costituita parte civile con i suoi avvocati Pertini, Sorgi e Taormina e aveva assistito a tutte le udienze del processo come muta accusatrice degli assassini del figlio, si dichiarò soddisfatta della sentenza, poiché giustizia era stata fatta non solo per il figlio ma per tutti i caduti sotto i colpi della mafia. Kerry ha avuto diversi fornitori tecnici: la partnership più lunga è con O’Neills, tuttora fornitore, intervallata per alcune annate da Millfield, oggi scomparsa e soprattutto Adidas. Le stesse critiche erano state mosse qualche anno prima anche a Cork, anch’essa passata ad Adidas. Nel 2003 addirittura andarono molto avanti nel torneo, uscendo al quarto turno e riuscendo per la prima volta a fare più partite della squadra di calcio gaelico. Nei primi anni di vita la società arancione si caratterizza per una vocazione di stampo europeo, essendo la città storicamente un crocevia dei cammini storico – religiosi da e per le aree geografiche del vecchio continente.

Sul palco del Chiostro sono saliti Antonio Marzio, organizzatore del Torneo di Calcio Primavera Città di Ostuni, il Sindaco della Città Bianca, Domenico Tanzarella, l’amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi, l’ex calciatore gialloblù, Antonio Benarrivo, il presidente della società croiciata, Tommaso Ghirardi, il presidente dell’Ostuni Calcio, Luca Marzio, il Team manager del Parma, Alessandro Melli e l’Assessore allo Sport del Comune di Ostuni, Agostino Buongiorno. Nel consiglio entrò anche il presidente del Pistoia Foot-Ball Club Francesco Vallecorsi e la vecchia società cessò di esistere, abbandonando denominazione e colori, per confluire nella nuova polisportiva. Nella successiva stagione, l’Alessandria viene inserita nel girone B di Serie C. In estate, il presidente Di Masi annuncia di voler smantellare la squadra e di voler vendere la società. Le difficoltà arrivano quando nella stagione 1947-1948, a seguito della riunificazione del campionato di Serie B da tre ad un unico girone, la squadra non dispone di un organico capace di reggere il confronto e scivola in Serie C. Nella stagione 1950-1951 la squadra retrocede in Promozione al termine di uno spareggio disputato a Forlì contro la Fermana: decisivi risultarono quindi i due punti persi a tavolino a causa di una svista dei dirigenti societari che in una gara avevano schierato un giocatore squalificato.

L’attuale stemma ne sostituisce un altro più complesso che era stato adottato nel 1988, uno dei primi nel panorama inter-counties che in genere portavano sul petto gli stemmi tradizionali delle contee e che richiamava simboli più celtici e irlandesi: un levriero irlandese, una torre circolare ed un’arpa celtica. È semplice e unica nel suo genere. La Pistoiese (che nel frattempo era stata rifondata come Associazione Calcio Pistoia dopo il collasso finanziario del 1937) gioca l’ultimo campionato nel 1939-1940 prima di un lungo stop a causa del conflitto mondiale, poiché le difficoltà societarie divennero enormi sia dal punto di vista umano che economico; pertanto, anche a Pistoia, seguendo l’esempio di altre società, si decide di cessare ogni attività agonistica. Vinse alcuni campionati minori fino ad approdare alla Divisione Nazionale nel 1928. Tra il 1929 e il 1936 partecipò al campionato cadetto sfiorando un paio di volte la massima serie, mentre il periodo tra il 1937 e il 1977 fu invece caratterizzato da una serie di saliscendi tra la Serie C, la Serie D, il campionato di Promozione, la IV Serie e una breve parentesi in Serie B subito dopo la seconda guerra mondiale, maglie della roma dove ottenne comunque un terzo posto.

Il club attuale rappresenta una novità rispetto alle precedenti rifondazioni tutte avvenute nel solco della sua cronistoria calcistica: all’originaria Unione Sportiva Pistoiese del 1921 fece seguito la rifondata Associazione Calcio Pistoia del 1937 e il ritorno a U.S. Pistoiese nel 1945, denominazione tenuta fino al fallimento del 1988 e susseguente rifondazione come Associazione Calcio Pistoiese 1988 e nel 2009 ridenominata Unione Sportiva Pistoiese 1921. Dopo la radiazione nel 2024, la neocostituita Pistoiese Football Club è stata invece frutto di un passaggio del titolo sportivo da altro club del quale ha anche utilizzato la categoria di militanza, la Serie D da cui la Us Pistoiese 1921 era retrocessa causa ritiro anticipato dal campionato. Il dettaglio in sé era minuscolo ma allo stesso tempo significativo perché rappresenta la discendenza della Spagna dal ramo esatto della famiglia Borbone e non rispecchiava lo scudo presente sulla bandiera nazionale. Figurò anche nella compagine greca presente ai Giochi olimpici di Atene 2004. Il 7 dicembre 2004 segna una rete in Champions League contro il PSV Eindhoven, nella vittoria per 4-1. Titolare nella formazione del Panathinaikos, è stato per cinque anni il vice-capitano della squadra. Dopo tre stagioni a Sorrento, si perse nelle categorie inferiori in Piemonte per poi svolgere la professione di odontotecnico.

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