Saranno 125 anni dalla fondazione dell’AC Milan e PUMA ha voluto rendere omaggio alla tradizione e all’impatto della squadra sia sul calcio che sulla società. Per questa seconda maglia l’ispirazione è arrivata dalla notte torinese, da sempre legata alla musica elettronica. Basterebbe questa foto di De Sisti sul prato dell’Artemio Franchi per spiegare come la Fiorentina YeYe rappresentò l’invasione Swinging London del calcio italiano. A comandare la classifica delle “splendenti”, quella della Fiorentina stagione 1999/2000: marchio FILA, sponsor Toyota e righe orizzontali sulle maniche. Silvio Berlusconi, nel suo primo intero campionato da presidente, rinforzò la squadra a disposizione di Nils Liedholm con ottimi acquisti quali il centrocampista Roberto Donadoni dall’Atalanta, il difensore Dario Bonetti dalla Roma, l’attaccante Beppe Galderisi dal Verona ed il portiere Giovanni Galli dalla Fiorentina. Per il primo anno di collaborazione con l’azienda nipponica Mizuno, la Lazio ha pensato di realizzare una prima maglia semplice, ma di sicuro effetto. Le frasi sul calcio da tatuare diventano quindi un modo per esprimere la propria devozione verso questo sport, incanalando i sentimenti più profondi e le esperienze vissute sul campo. Il risultato però è oggettivamente bello, forse in campo la maglia perde un po’, ma recupera indossata tutti i giorni.
Ovviamente vi devono piacere le maglie un po’ marziali, che richiamano a una realtà dove tutto è al suo posto, ma una maglia è una maglia, sarà poi il campo e il lavoro di Thiago Motta a dirci che versione dello Spezia ci abbineremo. In mezzo una sottile linea azzurra divide il resto della maglietta, del tutto bianco. JUVENTUS (prima maglia) – ufficiale – Tradizionale bianco e nero con due grandi strisce verticali che attraversano lo sponsor tecnico e il logo del club: è così la nuova maglia della Juve. Paolo Maldini che galoppa sulla fascia sinistra con addosso una maglia rossonera dalle righe strettissime è il motivo per cui da piccolo sono diventato tifoso milanista, la passione per il vintage già viveva in me, infatti questo restyling ispirato alla prima divisa di Herbert Kipling (Fondatore nel 1899 dell’A.C.Milan) si è sempre distinta per eleganza in un’epoca in cui i giocatori indossavano Jersey di due o tre taglie più grandi.
Vi abbiamo già parlato di magliette da calcio, il più delle volte belle, celebrative e spesso anche introvabili. Anche le strisce nere non sono tutte uguali, ad eccezioni delle due più esterne: quella centrale è doppia rispetto alle altre due presenti sulla parte frontale, ma viene “mangiata” di più dal rombo bianco centrale. Ci sono maglie che sono destinate alla storia. Il Leeds rappresenta spesso la quintessenza, almeno nel racconto, della nobile decaduta del calcio inglese: la metà degli anni ’70 vide i Whites vincere il secondo titolo della loro storia e arrivare in finale di Coppa dei Campioni. Bundes con premiazione per il decimo titolo di fila. La prima incidentalmente perché la squadra con De Sisti ora in panchina sfiorò il titolo. Infine, giusto perché non l’abbiamo detto che ci piacciono i richiami al passato, la Lotto Solista 100 VI Gravity. Questo perché sono una persona sostanzialmente materialista per cui la comodità viene molto prima dello stile. Il problema sono i colori: per i tifosi il rosso scuro della maglia home è troppo scuro, ed è stata chiesto a gran voce l’utilizzo della “vecchia” maglia di casa, rossa con inserti gialli, i colori della bandiera. Poiché quello che fa la differenza per un buon rendimento sono un buon comfort, la libertà dei movimenti, la qualità di marca e la funzionalità.
Se guardate bene si nota che i laccetti sono ancora bagnati. Nella nuova dicitura ufficiale di Paesi Bassi, gli olandesi targati Nike sfoderano una prima maglia arancione in una tonalità molto chiara e con un effetto reso ancora più brillante dall’accostamento di due tonalità che richiamano il manto di un leone (sinbolo della federcalcio). Ne è nato Y-3, che ha collaborato ancora con il Real Madrid nel 2021/2022, creando un kit per il 120º anniversario, e nella passata stagione, e nel 2024 ha messo mano anche ai kit del Giappone, Paese natale del leggendario stilista. Un bel vantaggio per i tifosi doriani che volevano indossarla per l’aperitivo sotto una giacca blue navy di velluto a coste, che tra l’altro si abbinerebbe benissimo anche con il colletto alla coreana in magliera e chiusura a tre bottoni. Per le coppe la Juventus sfoggiava l’abito importante, con una striscia nera centrale che si divide nel colletto a V che è uno spettacolo. Una cornice per foto con una staffa posteriore per appendere ritratti o paesaggi.