Dopo vari esempi sorti nel resto d’Europa, non è sfuggito a questo genere d’iniziative neanche il calcio italiano, che dall’annata 1998-1999 ha abbracciato questa filosofia commerciale. Dopo vari anni l’imprenditore Zanoli è lasciato solo dai suoi soci e solamente l’ingresso dell’Inter di Massimo Moratti (rappresentato da Ernesto Paolillo) nella società salva le casse societarie da una possibile bancarotta. Per l’annata successiva la società conferma Gallo in panchina e si rinforza con gli arrivi, tra gli altri, di Carlo Mammarella, Emanuele Suagher, Simone Sini, Alexis Ferrante e Giuseppe Torromino. L’inizio della dismissione e della bonifica, nel 1994, viene stabilita da una delibera del CIPE, che finanzia l’operazione per un totale di quasi 400 miliardi di lire. Il busto della statua seicentesca della Vergine, caduta nel 1900, è attualmente collocata nel Largo Madonna delle Grazie. La seconda maglia è di colore bianco divisa da una banda verde, in alto a sinistra e in basso a destra presenta delle righe verticali verdi. In origine era bianca, poi durante una festa di carnevale qualcuno prese da un carro allegorico un drappo rosso e la appuntò sulla maglia in diagonale, creando la legenda della banda roja.

In occasione della prima partita disputata nell’anno 2006, ovvero l’incontro casalingo con la Pro Patria, lo Spezia ha indossato una divisa celebrativa, costituita da una maglia bianca con banda diagonale nera e priva di sponsor. Amministratore delegato è Aldo Iacopetti, già coordinatore dell’area tecnica del settore giovanile della Sampdoria, e il nuovo tecnico è l’ex blucerchiato Marco Rossi, già allenatore in Serie C1 con Lumezzane e Pro Patria. Il campionato 2019-2020 (giocato ad intermittenza a causa della pandemia di COVID-19) si rivela più soddisfacente, con gli spezzini che, guidati dal tecnico Vincenzo Italiano, raggiungono un positivo terzo posto finale in classifica con 61 punti, valevole per le semifinali play-off, facendo inoltre registrare il migliore piazzamento della storia del club in un campionato ufficiale. Nella stagione 1993-1994 gli aquilotti vengono sconfitti ai play-out dalla Massese, ma anche stavolta gli spezzini rimangono in C1 grazie a un ripescaggio. Diretta conseguenza di queste manovre è il progressivo e inesorabile peggioramento della situazione in classifica degli aquilotti. Tale situazione si palesa nel gennaio del 2008, allorquando il presidente Ruggieri cede provvisoriamente la presidenza nelle mani della sua collaboratrice Cristina Cappelluti, incaricata di traghettare la squadra verso nuovi acquirenti. Il vero cambiamento arriva nel 1999-2000, allorquando la proprietà passa nelle mani di quattro imprenditori milanesi: Rocci, Trevisan, Viganò e Zanoli, i quali realizzano una squadra assai competitiva, una vera e propria corazzata per la Serie C2.

Si muove all’interno del campo con un fischietto e facendo segni con le mani. Presenta quindi domanda di ripescaggio in Lega Pro Seconda Divisione, domanda che viene ufficialmente accolta il 31 luglio. Salvo dopo aver vinto gli spareggi contro le squadre di Seconda Divisione. 1956 l’Italia indossò nuovamente, nell’amichevole contro la Francia, una seconda maglia totalmente bianca. INTER (prima maglia) – ufficiale – La nuova maglia dei campioni d’Italia presenta i tradizionali colori nerazzurri, ma con un particolare design a strisce: unisce strisce verticali sul lato destro con strisce diagonali sul lato sinistro. Per qualcosa di veramente originale, puoi anche creare un design fatto su misura! Nell’annata seguente la squadra non rende, tanto che Bjelica viene esonerato a metà novembre 2015; gli subentra Domenico Di Carlo il quale porta i liguri al settimo posto finale della classifica, qualificandoli per il terzo anno di fila ai play-off, dove cadono in semifinale dinanzi al Trapani rivelazione della stagione cadetta.

Nel settembre 1919 aveva intanto conseguito la maturità classica, come privatista, presso il Liceo «Gian Domenico Cassini» di Sanremo. Nel primo confronto i liguri ipotecano la promozione imponendosi per 1-0 allo Stirpe; perdono la partita di ritorno con il medesimo risultato, ma, ancora in virtù del migliore piazzamento nel campionato regolare, i bianconeri possono festeggiare la prima promozione in Serie A della loro storia. Lo Spezia si presenta ai nastri di partenza della Prima Divisione 2010-2011 ancora con D’Adderio sulla panchina. A giocare le residue possibilità di accesso ai play-off viene richiamato Fulvio D’Adderio che guida la squadra al sesto posto. Anche nella successiva stagione 1998-1999, accompagnata da problemi di ordine pubblico in occasione di alcune partite, lo Spezia si piazza nuovamente al quinto posto, ma questa volta ai play-off è beffato in semifinale nei minuti di recupero dall’AlbinoLeffe. Tuttavia, al termine del campionato 1996-1997, dopo una stagione disastrosa, lo Spezia si piazza all’ultimo posto in classifica e questa volta la retrocessione è inevitabile. Al termine della stagione lo Spezia, capolista con 63 punti, stacca il Genoa, secondo in graduatoria, di ben sette lunghezze in classifica.

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