1995 – Cambia denominazione in Unione Calcio Potenza. Il 2 agosto 2015 il Potenza (che schiera la formazione Juniores) perde 15-0 contro il Cittadella nella partita valida per il primo turno di Coppa Italia: è la sconfitta più pesante mai subita nella storia di questa competizione. La Serie D ospita gli aquilotti per ben quattro campionati; nel 1963-1964 la promozione sembra a portata di mano, ma a due giornate dal termine la bruciante sconfitta per 4-0 sul terreno della diretta concorrente Massese è fatale allo Spezia, che chiude al terzo posto. Nella stagione 2020-2021 gli empolesi, allenati dal nuovo tecnico Alessio Dionisi, conquistano la loro settima promozione in Serie A, al termine di un campionato condotto saldamente in testa alla classifica tornando così nella massima serie dopo due stagioni d’assenza. Sud di Promozione. Ammesso nella nuova IV Serie. Sud di Serie C. Retrocesso e successivamente ripescato grazie al Caso Napoli come miglior squadra lucana.

Anche grazie alle loro gesta in nazionale, oltre al contributo dato nel proprio club, hanno vinto il Pallone d’oro, massimo riconoscimento individuale per un calciatore, Gianni Rivera (1969), Paolo Rossi (1982), Roberto Baggio (1993), Fabio Cannavaro (2006) e l’oriundo Omar Sivori (1961). Il termine «oriundo» è diffusamente usato per indicare un calciatore di nazionalità straniera ma di origine italiana, equiparato nella normativa sportiva ai cittadini della penisola e perciò ammesso a far parte della nazionale azzurra; è stato il caso di Anfilogino Guarisi, Atilio Demaría, Luis Monti, Enrique Guaita e Raimundo Orsi campioni del mondo con l’Italia nel 1934, di Michele Andreolo campione del mondo nel 1938, di Mauro Germán Camoranesi campione del mondo nel 2006, di Jorginho, Emerson Palmieri e Rafael Tolói campioni d’Europa nel 2021, e di diversi altri calciatori a partire dagli anni 1930 fino a oggi. Un dato sensazionale se si pensa che questa cifra è cresciuta di oltre 6 volte in appena 17 anni.

Con la caduta della squadra, furono pochi i giocatori che ebbero modo di distinguersi negli anni ottanta, tra i quali Andrea Stimpfl ed Antonio Bordon. Anche i portieri hanno una divisa personalizzata concepita per distinguerli in campo dagli altri giocatori e dai giudici di gara. Ma quanto era bello il rosso sgargiante della prima divisa della Colombia, prima che venisse abbandonato per il giallo, più vicino alla bandiera tricolore? La terza maglia dell’Inter per la stagione 2024-2025 riprende l’arancione della storica divisa del 1996-1997, il Milan celebra i 125 anni di storia del club con strisce rossonere verticali, la Fiorentina omaggia Firenze con il giglio rosso su sfondo bianco. Il primo stemma in assoluto presente sulle maglie del Potenza apparve nella stagione 1948-1949 ed era costituito da uno scudetto rosso e blu con una «P» al centro. Aperta nel 2019) e “VACS-Variante Al Centro Storico” (Fortezza-Libertà-San Marco. Il primo campo da gioco del club fu allestito nella Piazza d’Armi di Montereale, nei primi mesi del 1921, da un gruppo di recluto arrivate da Casale Monferrato al 29º Reggimento di Fanteria di stanza nel capoluogo lucano. Inoltre si passa alle foto dei calciatori in azione e sono presenti anche le figurine dei presidenti dei club e inoltre esordiscono le figurine delle squadre della Serie C. Nell’edizione 1978-79 gli scudetti sono in tessuto di jeans.

Qualificazione Squadre Serie B di Coppa Italia. 4º nel girone 8 del Primo turno di Coppa Italia. 1949-50 – 4º nel girone B di Prima Divisione Puglia. Retrocesso in Lega Pro Seconda Divisione e successivamente ripescato. 2010 – La società, esclusa dal campionato di Lega Pro Seconda Divisione dal Consiglio Federale il 16 luglio, riparte dal campionato di Eccellenza Basilicata. Football Club Dilettantistico Rossoblu Potenza che era stato 3º in Eccellenza Lucana si ritrova ad essere il principale club cittadino rimasto. Leo solitamente intrattiene i tifosi presenti allo stadio nel prepartita degli incontri casalinghi del Potenza, oltre ad essere presente in alcuni eventi riguardanti il club. Il Potenza, in virtù delle sue partecipazioni ai campionati professionistici, risulta essere l’unica squadra della regione Basilicata a comparire tra i primi cento posti nella graduatoria della tradizione sportiva italiana stilata dalla FIGC. Dalla stagione 2013-2014 la mascotte ufficiale della squadra è Leo, un pupazzo con le sembianze di un leone antropomorfo che indossa una casacca rossoblù, ovvio riferimento al leone rampante, simbolo della società. I successivi loghi societari che si sono susseguiti nel tempo hanno sempre avuto un legame tra loro dovuto alla rappresentazione del leone rampante su sfondo rossoblù, ispirandosi allo stemma del consiglio cittadino.

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