Le singole voci sono elencate nella Categoria:Presidenti del Cosenza Calcio. Le t-shirt divertenti presenti nel sito sono confezionate con del cotone di alta qualità e la stampa viene applicata con delle tecnologie di ultima generazione in modo da durare nel tempo. Terminata la stagione 2008-2009, il 2 giugno 2009 arriva il comunicato ufficiale sul sito internet della società in cui l’amministratore unico Massimo Pugliese conferma la volontà di vendere il club a titolo gratuito; decisione questa, presa subito dopo aver appurato dalla Società l’esistenza di dodici milioni di euro di debiti. In qualità di affiliati Amazon ed eBay, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito. La storia del Barcellona è costellata chiaramente di maglie associate a nomi e momenti iconici, pensando sia ai campioni che hanno vestito la divisa blaugrana che ai risultati ottenuti. La stagione 1929-30 rappresentò il principale spartiacque nella storia del torneo: fu infatti adottata in maniera pressoché stabile la formula del girone unico, con incontri di andata e ritorno, un ulteriore passo in avanti rispetto ai precedenti tre campionati, che, pur essendo – in virtù della carta di Viareggio – di fatto professionistici e su base nazionale, erano strutturati su due gironi.
La storia nerazzurra ha regalato senz’altro divise memorabili nel corso dei decenni ma qui si sottolinea curiosamente una terza maglia, quella della stagione 1997/98 realizzata da Umbro. Al termine della stagione 2023-2024, il campionato italiano occupa il secondo posto nel ranking UEFA, dietro alla Premier League inglese, e davanti alla Primera División spagnola e alla Bundesliga tedesca. A contrastare non episodicamente il dominio dell’asse milanese-torinese sono state, limitatamente al periodo interbellico e al secondo dopoguerra, il Bologna e l’altra torinese, il Torino. I colori della maglia del Latina Calcio a 5 sono il nero e l’azzurro. Nel 1926 il Cagliari indossa per la prima volta la divisa con i colori rosso e blu. Sulla scelta del colore azzurro sono state fatte varie ipotesi; la prima che fosse ripreso dai colori della nazionale francese (anche se questa indossa in realtà il blu e non l’azzurro); la seconda che venisse dal colore dei mari (e del cielo) italiani e la terza che si fosse casualmente scelto un colore alternativo al bianco a causa della forte nevicata avvenuta in mattinata e del clima nebbioso esistente in città in occasione della partita contro gli ungheresi (il bianco avrebbe infatti confuso i giocatori italiani con l’ambiente circostante).
Gianni Rosati, tornato alla Pistoiese dopo quasi 20 anni – non basta alla Pistoiese di evitare i play-out contro l’Imolese, che gli arancioni affrontano da terzultimi stessa posizione in cui li aveva lasciati Ferrari e quindi in una posizione di classifica svantaggiosa in caso di parità di punteggio nei 180 minuti. Alla guida tecnica fu quindi chiamato Corrado Benedetti che, con un discreto finale di stagione, culminato con la doppia vittoria ai play-out con la Sangiovannese (allenata dell’ex Tedino), condusse gli arancioni verso la salvezza. Terzo campionato consecutivo che si dimostra molto altalenante per i lupi che, dopo un gran girone d’andata, calano vertiginosamente nel girone di ritorno ed esonerano Attilio Tesser e chiamano sulla panchina Guido Marcolin. La Pistoiese con Bruno Bolchi in panchina stravince il campionato di Serie C 1976-1977, e torna nella serie cadetta dopo 29 anni di assenza. Retrocessa in Serie D dopo aver perso i play-out e successivamente riammessa.
Retrocesso nel Campionato Nazionale Dilettanti dopo aver perso i play-out. Nel corso degli anni, si è spesso parlato di voler rinominare il Regionale in Stadio «Kallipolis», nome dell’antica colonia greca stanziatasi nella zona giarrese. A distanza di 21 anni, quindi, il club arancione crolla nuovamente, stavolta non perché oberato dai debiti (tra debiti e crediti il bilancio era quasi in pareggio), ma per l’incapacità dei nuovi proprietari di presentare la prevista garanzia fidejussoria. Successivamente, nacquero i gruppi degli Ultras Pistoia (attivi dal 1999), composti dalle nuove generazioni e che prese il comando della Curva Nord dopo le brigate, i 1982 (attivi dal 1999) formato dal direttivo delle Brigate Arancioni che inizialmente uscirono dalla Curva Nord per piazzarsi in gradinata, per poi tornare in Curva Nord dopo 7 anni, Le Vecchie Brigate (dal 1995), i Barba Group, i Balordi, il Ceppa Clan, le Menti Perdute e i Tipi Loschi (attivi negli anni 90 fino agli inizi del 2000). Dagli anni 2000, poi, nacquero gli Ultima Guardia (attivi dal 2007 al 2013) e Curva Nord 1921 (attivo dal 2013 al 2016). Colpa di fallimenti, risultati poco appaganti e gestione societaria scadente degli ultimi venti anni il movimento Ultras a Pistoia si è ristretto ma non ha fermato la voglia di tifare e adesso il gruppo portante della curva nord è MilleNovecentoVentuno, seguito dagli storici 1982, Tutt’intinti, 21Aprile e Only Orange.
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